Svegliarsi durante la notte: ecco come evitarlo

Verena

Scritto da: Chiara

Pubblicato in: 1/12/23

Modificato il: 1/11/23

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Vi siete mai chiesti ogni quanto cambiare cuscino? Se non lo avete mai fatto… Dovreste! Un cuscino è un supporto fondamentale per dormire bene ogni notte. Secondo la National Sleep Foundation, sarebbe buona norma cambiare il cuscino almeno una volta ogni due anni. In questo modo è garantito sempre un riposo ottimale, sano e rinvigorente. Cambiare il cuscino usato ogni notte per dormire, non è solo questione di igiene o di estetica (perché dopo molti anni potrebbe risultare schiacciato e brutto da vedere). È soprattutto una questione di salute. Vediamo quindi perché cambiarlo, quali benefici se ne possono trarre e come capire quando è arrivato il momento di comprarne uno nuovo.

 

Cambiare il cuscino per evitare i disturbi del sonno

 

Cuscino, dolori muscolari e disturbi del sonno, sono strettamente correlati tra loro. Un cuscino schiacciato, infatti, può causare tensione e dolore muscolare. I cuscini tendono a cambiare aspetto nel corso del tempo. Si appiattiscono, perdono di tonicità, si avvallano, oppure si creano delle spiacevoli protuberanze sulla superficie. Questo accade soprattutto a seguito di una scorretta manutenzione ordinaria e della poca igiene.:

 

Quando un cuscino si appiattisce, perde la sua naturale capacità di sostenere collo, spalle e schiena. Di conseguenza si avvertono più facilmente dolori alla cervicale, alle spalle e alla parte superiore della schiena. Senza contare che cuscini troppo bassi, perché schiacciati e appiattiti nel tempo, ostacolano la respirazione. Occorre maggiore sforzo per inspirare ed espirare e questo provoca congestione e difficoltà respiratorie. La congestione provoca affaticamento, che tende a far dormire molto male e a svegliarsi di continuo. Inoltre aumenta anche il “russare”, un disturbo fastidioso sia per chi ne soffre direttamente, sia per chi è costretto a subirlo passivamente.

 

Cuscini e batteri: un connubio da evitare!

 

Durante il sonno pelle e capelli rilasciano continuamente degli “oli” che finiscono per essere assorbiti dal cuscino. Il cuscino quindi, diventa una sorta di spugna che assorbe, ogni notte, residui cutanei, oli, sebo della pelle, saliva, sudore e qualunque altro deposito di prodotti per la cura della pelle (come creme e sieri). L’insieme di tutte queste sostanze va a creare un terreno molto fertile per la proliferazione di batteri. I batteri, a loro volta, causano non pochi problemi alla pelle stessa, perché possono portare a pori ostruiti e alla formazione di brufoli e persino cisti.

 

Chi ha la pelle sensibile e soggetta ad acne, dovrebbe sapere ogni quanto cambiare cuscino e l’importanza dell’utilizzare tessuti per federe naturali e traspiranti (perché riducono sensibilmente la sudorazione). I cuscini inoltre, sono un ricettacolo per gli acari della polvere. Sono dei microscopici insetti che si annidano facilmente negli oggetti rivestiti in tessuto. Dopo circa due anni di utilizzo, è stato dimostrato, che il 10% del peso di un cuscino, è dato proprio dal numero di acari della polvere, batteri, funghi e muffe che vi si sono depositati.

 

Ogni quanto cambiare cuscino

 

Arriviamo quindi alla fatidica domanda: ogni quanto cambiare il cuscino? E alla relativa risposta: ogni due anni. Ci sono comunque una serie precisa di segnali che aiutano a capire quando è arrivato il momento di dire addio al vecchio cuscino. Uno di questi è la formazione di grumi e avvallamenti che ne trasformano la superficie, in uno strato discontinuo, bernoccoluto e non levigato e liscio come dovrebbe invece essere.

 

Un altro segno che fa capire che è il momento di acquistare un nuovo cuscino, è quando, per sostenere la testa, si mettono braccio o mani sotto per sostenersi. Questo è indice che il vecchio cuscino non sostiene più come dovrebbe. Infine, quando il cuscino presenta delle macchie giallastre, oppure quando, una volta lavato ed asciugato, non torna più alla sua forma originaria, allora è il momento di guardare oltre e comprarne uno nuovo.

 

Ecco come far durare di più un cuscino

 

Esistono dei metodi e degli accorgimenti che permettono al cuscino di durare di più? Si, qualche “trucchetto” esiste. Prima di tutto la pulizia. Il cuscino deve essere lavato periodicamente. Bisogna lavare il cuscino, senza federa, almeno una volta al mese, in acqua calda ad una temperatura di almeno 50°. In questo modo è possibile controllare l’accumulo di residui di pelle, sebo, sudore, saliva, acari e batteri. È consigliato, inoltre, rivestire il cuscino con una fodera dotata di cerniera e realizzata con materiale resistente alle allergie. La federa va cambiata almeno una volta a settimana. Usare sempre federe nuove e pulite consente di diminuire il numero di lavaggi necessari al cuscino per allungare la sua durata.

 

Durante i lavaggi è consigliato usare un detersivo ipoallergenico. Prima di andare a letto il suggerimento è quello di detergere a fondo, ma sempre delicatamente, la pelle del viso, così si evita che olio e sporco danneggino velocemente l’imbottitura del cuscino. Infine si consiglia di acquistare sempre e solo cuscini di qualità, come, ad esempio, il Cuscino Memory Foam Emma o il Cuscino Fibra Emma, morbidi, traspiranti e dal sostegno perfetto.

 

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