Le fasi del sonno: come vengono influenzate da un materasso di qualità

Verena

Scritto da: Chiara

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Il sonno è di fondamentale importanza, non solo perché ci permette di riposare e di ottenere le energie di cui abbiamo bisogno, ma anche perché consente di mantenere in salute l’organismo. È un’attività inoltre che occupa buona parte della vita, circa un terzo. Proprio per questo motivo è importante conoscere il suo funzionamento. Andiamo quindi insieme a scoprire le fasi del sonno.

 

Scopriremo insieme anche come scegliere il materasso. Sembra a prima a vista semplice, ma non lo è affatto dato che sono oggi come oggi disponibili decine e decine di proposte che si assomigliano davvero molto tra loro. Un materasso di qualità può influire sulle diverse fasi del sonno e contribuire quindi al nostro benessere. Ecco perché si tratta di un argomento importante!

 

Fase NRem

 

Il sonno può essere suddiviso in due macro-fasi, la fase NRem e la fase Rem. La fase NRem si caratterizza per la mancanza di movimenti oculari rapidi, che invece sono presenti nella fase Rem. Questa scoperta è stata fatta nel 1953, da Eugene Aserinsky e Nathaniel Kleitman.

 

La fase NRem è la più lunga tra le due macro-fasi. Corrisponde infatti al 75% del sonno totale. È a sua volta suddivisa in quattro diversi stadi, con durata variabile da un minimo di 5 ad un massimo di 15 minuti. Raggiungendo gli stadi più avanzati, il sonno diventa via via sempre più profondo. Fino appunto a raggiungere la fase Rem.

 

Prima di andare alla scoperta dei vari stadi, è importante sottolineare che le due macro fasi NRem e Rem si alternano varie volte durante il corso della notte. Solitamente si alternano circa 4-5 volte.

 

Stadio 1 e 2: addormentato e sonno leggero

 

Entriamo nel vivo dei primi due stadi della fase NRem. Lo stadio 1 segna il passaggio dalla veglia al sonno. Durante questa fase hanno luogo alcuni cambiamenti nel nostro corpo come:

 

• Abbassamento della temperatura corporea

• Rilassamento parziale dei muscoli

• Rallentamento del battito cardiaco

 

Durante questa fase inoltre non sono più presenti le onde cerebrali Beta, bensì le Alpha con una frequenza da 8 a 13 hertz. Non si può ancora parlare di sonno vero e proprio, bensì di uno stato di intenso rilassamento, di una veglia insomma ad occhi chiusi.

 

Con il passare dei minuti il battito cardiaco continua a diminuire, così che sia possibile accedere al sonno vero e proprio, seppur leggero. Ecco, siamo nello stadio 2 della fase NRem. Non appena ci si addormenta, i muscoli sono del tutto rilassati e il respiro risulta molto profondo. Anche in questo stadio cambiano le onde cerebrali. Si passa infatti alle onde Theta. È grazie alla loro presenza che stress e ansia possono essere alleviati, così da ottenere rilassamento e riposo. In questo stadio sono presenti anche complessi K e fusi del sonno. L’eccitazione corticale quindi si abbassa. È possibile memorizzare al meglio tutto ciò che ha avuto luogo durante la veglia. Le informazioni non necessarie sono messe da parte. L’organismo entra in uno stato di rilassamento sempre più profondo.

 

Stadio 3 e 4: sonno profondo ed effettivo

 

Il sonno profondo si raggiunge con lo stadio 3 della fase NRem. Il metabolismo è rallentato al minimo indispensabile. Le onde cerebrali sono lente. Oltre alle onde Theta sono presenti anche le onde Delta, con frequenza pari a 0,1-3 hertz. Queste onde preservano le attività involontarie dell’organismo, respirazione, battito cardiaco, digestione e simili. Allo stesso tempo favoriscono i sogni.

 

Mano a mano che passano i minuti, le onde Theta tendono a scomparire del tutto. Una volta scomparse, possiamo parlare di stadio 4 della fase NRem. Il movimento oculare è in questo momento lentissimo. La temperatura del corpo si è abbassata ulteriormente. È questo il momento in cui l’organismo riesce davvero a rigenerarsi.

 

Fase Rem

 

Con il passare dei minuti, l’attività cerebrale seppur lentamente si risveglia. Tornano ad essere presenti quindi tutte le onde cerebrali, Theta, Alpha e Beta, che si alternano tra loro in vario modo. Gli occhi iniziano a muoversi inoltre rapidamente. Ci si trova ancora in un sonno profondo, ma la mente inizia a lavorare sempre più. Grazie a questa maggiore attività è possibile sognare, certo, ma anche far sì che circolazione del sangue, battito cardiaco, respirazione tornino alla loro normale funzionalità.

 

Le fasi del sonno e materassi: ecco come ci aiutano

 

Affinché sia possibile ottenere la giusta qualità del sonno è importante passare attraverso tutte le sue fasi. Svegliandosi infatti a metà di una fase, senza raggiungere la fine del ciclo, è impossibile ottenere un senso di effettivo riposo. Impossibile quindi beneficiare dei vantaggi che il sonno comporta per l’organismo. Per evitare di svegliarsi più volte nel corso della notte sono molti gli accorgimenti che è possibile far scendere in gioco. Andare a dormire sempre alla stessa ora, evitare di mangiare cibi pesanti e il consumo di bevande eccitanti, avere la giusta temperatura, questi sono alcuni esempi di atteggiamenti utili. È fondamentale però anche scegliere un materasso di qualità. I migliori materassi infatti rendono possibile un comfort ottimale e garantiscono la corretta postura della colonna. È quindi facile evitare risvegli ripetuti durante la notte!

 

Tra i migliori materassi oggi disponibili, il materasso memory foam Emma One. Si tratta di un materasso in schiuma adattativa, composto da tre diversi strati, che rende possibile un corretto supporto di ogni zona del corpo. Niente pressioni e niente stress sulle articolazioni, per un sonno di qualità e ristoratore. È un materasso con spessore 18 cm. Per chi desidera un modello un po’ più alto e di conseguenza anche meno rigido, ricordiamo il materasso memory foam Emma Original che ha infatti uno spessore di 25 cm. Infine, il materasso a molle insacchettate Emma Hybrid. In questo caso non sono presenti solo tre strati di schiuma adattativa, ma anche uno strato a molle insacchettate di ultima generazione.

 

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