Apnea ostruttiva del sonno: dai sintomi alle migliori strategie di intervento

Verena

Scritto da: Emma

Pubblicato in: 10/25/23

Modificato il: 10/24/23

Apnea ostruttiva del sonno: dai sintomi alle migliori strategie di intervento

L'apnea ostruttiva del sonno è un disturbo del sonno in netto aumento nei Paesi occidentali. Secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità, in Italia ne soffre almeno il 4-5% della popolazione adulta, con percentuali che salgono anche fino al 20% tra gli over 60.

Questa crescente diffusione è correlata all'invecchiamento della popolazione e alla maggiore prevalenza di fattori di rischio come obesità e ipertensione. In particolare, l'aumento di peso è ritenuto uno dei principali responsabili dell'aumento dei casi negli ultimi vent'anni.

Purtroppo solo una minoranza di chi ne soffre riceve una diagnosi, con gravi ripercussioni sulla qualità della vita e sulla salute. Gli episodi ripetuti di mancata respirazione durante il sonno, tipici dell'apnea, comportano infatti un deterioramento della qualità del sonno che nel tempo aumenta il rischio di patologie cardiovascolari e metaboliche. Assumono quindi sempre più importanza la prevenzione primaria, attraverso stili di vita sani, e il monitoraggio della qualità del sonno, ad esempio tramite calcolatore sonno, per una diagnosi precoce di questa sindrome.

Apnea ostruttiva del sonno: meccanismi fisiopatologici e come riconoscerne i sintomi

L'apnea ostruttiva del sonno è un disturbo respiratorio che comporta ripetute interruzioni del respiro durante il sonno. Questo avviene perché la parte posteriore della gola si chiude intermittentemente a causa del rilassamento dei muscoli faringei. Ne deriva una riduzione o un arresto completo del flusso aereo che dura da pochi secondi a oltre un minuto, intervallato da risvegli parziali per ripristinare la respirazione.

Tali pause respiratorie, tipiche della sindrome da apnea ostruttiva del sonno, comportano frequenti variazioni dei livelli di ossigeno e anidride carbonica nel sangue. Ciò ha ripercussioni sulla qualità del riposo notturno e sulla salute, determinando sonnolenza diurna, cefalea mattutina, ipertensione, infarto e ictus.

I sintomi dell'apnea del sonno non sono sempre palesemente riconoscibili, in quanto variano sensibilmente da soggetto a soggetto in base alla severità del disturbo. Tra i segnali più frequenti figurano forti russamenti, spesso accompagnati da brevi pause nella respirazione ben distinguibili da chi condivide la stanza del dormiente. Altri campanelli d'allarme sono la sudorazione eccessiva e anomala durante le ore notturne, così come i risvegli parziali per ripristinare la respirazione, sebbene la persona non si ricordi chiaramente di essersi svegliata.

Altri ancora lamentano sonnolenza diurna persistente, emicranie mattutine, calo della concentrazione e dell'umore. Tali sintomi, se presenti anche solo occasionalmente, dovrebbero indurre a ricercare una diagnosi specialistica per escludere un disturbo del sonno.

Apnee ostruttive del sonno: dal test ai sistemi CPAP, l'importanza di un materasso adeguato

La diagnosi certa di sindrome delle apnee ostruttive del sonno viene effettuata mediante la polisonnografia notturna. Questo test prevede il monitoraggio simultaneo e continuo di diversi parametri fisiologici del paziente durante tutto il ciclo di veglia-sonno, attraverso l'applicazione di elettrodi che registrano l'attività cerebrale, oculare e muscolare, la frequenza respiratoria e cardiaca, i livelli di ossigeno nel sangue e i movimenti respiratori toracici e addominali. L'accurata analisi dei tracciati polisomnografici permette quindi al medico di evidenziare la presenza, la gravità e le caratteristiche delle apnee notturne, essenziali per formulare una diagnosi certa e un adeguato piano terapeutico.

Nei casi di sindrome delle apnee ostruttive del sonno più gravi e resistenti ad altre terapie, ovvero con un indice apnea-ipopnea superiore a 30 eventi l'ora, il trattamento prescritto dallo specialista è generalmente quello con sistemi CPAP (Continuous Positive Airway Pressure). Tali apparecchi erogano flussi d'aria a pressione positiva controllata nelle vie respiratorie attraverso una maschera nasale durante il sonno, al fine di contrastare efficacemente il collasso della parete posteriore della gola e della lingua tipico delle apnee. La CPAP mantiene le vie aeree superiori aperte e permette un corretto scambio respiratorio, con conseguente risoluzione dei sintomi e prevenzione delle complicanze cardiocircolatorie.

Tuttavia, anche una corretta postura e un valido supporto sono importanti per limitare gli episodi di apnea. A tal proposito, il Materasso Emma Hybrid Luxe, grazie alle zone a portanza differenziata che prevengono l'affossamento e favoriscono l'allineamento della colonna, risulta uno strumento ausiliare indicato per migliorare la qualità del sonno e i sintomi di chi soffre di apnee ostruttive. Un riposo confortevole e rigenerante può giovare anche nella gestione di questo disturbo.