Scatti nel sonno: cosa li provoca e come limitarli

Verena

Scritto da: Chiara

Pubblicato in: 1/12/23

Modificato il: 1/11/23

Emma_Scatti_nel_sonno_cosa_li_provoca_e_come_limitarli.webp

Gli scatti nel sonno, conosciuti con il nome di mioclonie notturne, sono piccoli movimenti involontari. La loro durata è piuttosto breve, appena qualche istante. Hanno luogo durante l’addormentamento oppure nelle prime fasi del sonno.

 

Si tratta di un fenomeno molto diffuso. Sembra infatti che il 70% delle persone ne soffra. In molti credono che questo fenomeno possa inficiare la qualità del sonno e si chiedono quindi come dormire meglio. In realtà non è esattamente così che stanno le cose. La qualità del sonno non è minimamente intaccata.

 

Nella maggior parte dei casi chi soffre di scatti nel sonno infatti non li avverte affatto. È però importante ricordare che gli scatti nel sonno possono dare fastidio al partner. Sì, anche se piccoli e brevi, si tratta di movimento che il partner potrebbe percepire. Potrebbero svegliarlo e non farlo dormire bene.

 

Scatti del sonno: cause e manifestazioni

 

Le mioclonie notturne sono causate dal sistema nervoso. Nella maggior parte dei casi si tratta di mioclonie benigne, che non devono destare quindi alcuna preoccupazione. È però possibile che siano una risposta del nostro organismo ad infezioni oppure che scaturiscano da ictus, sclerosi multipla, epilessia, Parkinson e Alzheimer.

 

Si tratta di movimenti scattanti, come dice il nome stesso, brevi e del tutto improvvisi. Possono manifestarsi da sole oppure in associazione ad altri sintomi. Tra i sintomi più diffusi associati agli scatti nel sonno, la tachicardia, i crampi muscolari e la sudorazione eccessiva. In alcuni casi si tratta di contrazioni muscolari attive. In altri casi però è possibile che siano percepiti come un rilassamento muscolare.

 

Mioclonie notturne: le varie tipologie

 

A seconda della causa scatenante, le mioclonie notturne possono essere suddivise in due tipologie:

 

• Mioclonie notturne fisiologiche. Questi scatti nel sonno sono tipici di persone sane, in perfetto stato di salute. Sono quindi benigni e non devono destare alcuna preoccupazione. Anche il singhiozzo rientra in questo tipo di mioclonie, così come gli scatti tipici dei neonati. Possono essere causate da un eccesso di caffeina, da stati di ansia o anche semplicemente da posizioni scorrette assunte durante il corso della notte o da una sudorazione eccessiva. Non necessitano di trattamenti, è vero, ma per prevenirle è possibile scegliere un materasso di qualità che favorisca una corretta postura e un sonno profondo. È anche possibile provare a dormire nudi così da evitare una sudorazione eccessiva durante le notti più calde e rendere possibile un maggiore senso di rilassamento.

• Mioclonie notturne patologiche. Questi scatti nel sonno sono la diretta conseguenza di alcune patologie, come il Parkinson, l’Alzheimer, l’epilessia. Il problema è quindi la patologia in sé, non gli scatti nel sonno. Nonostante siano connessi ad una patologia non sono pericolosi. È vero però che possono comportare qualche piccolo disturbo al risveglio. Prevenirli quindi è sempre un bene. È possibile prevenire la loro comparsa, certo, ma è necessario anche un trattamento in questo caso. Meglio quindi fare affidamento sul proprio medico curante o su uno specialista.

 

Scatti nervosi nel sonno: rimedi efficaci

 

Le mioclonie notturne fisiologiche possono essere causate, come abbiamo visto poco fa, da una scarsa qualità del sonno. Scegliere un materasso di alta qualità è quindi da considerarsi come un possibile rimedio. Il materasso memory foam Emma One è ergonomico e in possesso di tre strati che favoriscono il corretto supporto del corpo e quindi il mantenimento di una postura sana durante tutto il corso della notte. È anche un materasso altamente traspirante che evitare sudorazioni eccessive. Dobbiamo ammettere però che non è adatto per tutti, dato che ha uno spessore di appena 18 cm e risulta quindi piuttosto rigido. Chi è alla ricerca di un materasso più morbido e confortevole, può scegliere il materasso memory foam Emma Original. Ha uno spessore infatti di ben 25 cm. Anche in questo caso sono presenti tre strati in schiuma adattativa, perfetti per un supporto eccellente. Doveroso ricordare anche la versione ibrida, il materasso a molle insacchettate Emma Hybrid Premium. Il memory foam è in questo caso associato alle molle insacchettate, così da ottenere prestazioni elevatissime.

 

È importante poi evitare di sudare in modo eccessivo, gestendo adeguatamente la temperatura nella stanza ed eventualmente dormendo nudi. Anche il tasso di umidità deve essere tenuto sotto controllo, mai troppo elevato, mai troppo basso. Infine è bene seguire un’alimentazione sana, fare attività fisica ogni giorno e creare una routine serale capace di favorire il rilassamento e di allontanare lo stress.

 

Leggi anche

Qualità del sonno: quanto e come materasso e cuscino la influenzano

Revenge Bedtime Procrastination: effetti sulla salute e consigli per contrastarla

Scegliere il materasso perfetto per un sonno notturno sano

Durata materassi: resistenza al tempo e all’usura

Schiuma airgocell, Memory foam e poliuretano espanso: ecco com’è fatto un materasso

Misure materassi: ecco come scegliere quella corretta

Materasso zone differenziate: per un sostegno corretto del corpo

Materasso sottovuoto